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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Abusivopoli: slitta a gennaio il verdetto per il sindaco Borriello

La procura generale ha chiesto un anno e due mesi di reclusione. Il primo cittadino di Torre del Greco rischia la sospensione

Potrebbe essere gennaio, il mese decisivo per la vicenda processuale che vede implicato il sindaco di Torre del Greco, Ciro Borriello. Il processo chiamato “Abusivopoli”, attualmente in secondo grado dinanzi alla Corte d'Appello di Napoli, è stato rinviato ad inizio gennaio 2017. In quella data potrebbe esserci la sentenza che potrebbe sancire il prosieguo dell'esperienza amministrativa del primo cittadino corallino o la sua interruzione per effetto della legge Severino. Effetti scansati già in primo grado visto che dinanzi al tribunale di Torre Annunziata, Borriello è stato assolto con formula piena.

Ai suoi danni la procura torrese aveva chiesto una condanna a tre anni e otto mesi di carcere per abuso d'ufficio e soppressione d'atti. Una richiesta rigettata dai magistrati che assolsero Borriello evitando che decadesse dall'incarico per effetto della legge voluta dal governo Monti. Così la procura oplontina presentò appello fino ad arrivare alla richiesta della procura generale che in sede di requisitoria ha chiesto ancora una volta la condanna del sindaco, ma stavolta ad un anno e due mesi di reclusione, sempre per gli stessi reati. Sarà adesso la corte partenopea a decidere riguardo le accuse risalenti al 2009 secondo le quali Borriello sarebbe intervenuto presso il nucleo anti-abusivismo della polizia municipale corallina per predisporre dei controlli contro alcuni commercianti di corso Vittorio Emanuele.  

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