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Boscoreale, il progetto di Balzano per la città

L'idea di Giuseppe Balzano, candidato sindaco alle elezioni comunali 2013 a Boscoreale, per lo schieramento formato dalle liste di Udc, Pd, Idv

«Boscoreale ha bisogno di ritrovare la serenità perduta per opera di chi per quattro anni ha brigato e tramato al fine di distruggere la civile convivenza e la democrazia. Ma, più di tutto, urge mettere mano alla risoluzione dei problemi e dei disagi derivati ai cittadini dalla gestione padronale della cosa pubblica così come è stato fatto sino al luglio passato». Giuseppe Balzano, candidato sindaco alle elezioni comunali 2013 a Boscoreale, per lo schieramento formato dalle liste di Udc, Pd, Idv, oltre che per numerosi gruppi della società civile cittadina, attacca l’operato dell’amministrazione Langella, sciolta dal Prefetto De Martino nel luglio scorso, e inizia a mettere in campo proposte e obiettivi su cui si muoverà durante la sua sindacatura.

«Innanzitutto va detto che Boscoreale è una cittadina unica - afferma Balzano - e non come ha fatto credere qualcuno puntando a dividere un presunto centro da altrettanto presunte periferie. Le frazioni di Marra, Cangiani, Pellegrini, Marchesa, Settetermini, Passanti, Madonna Liberatrice dai Flagelli sono tutt’uno con il centro storico e sono vitali per l’intera comunità. I loro disagi, i loro problemi: viabilità, rifiuti urbani, fogne, crescita sociale e culturale, disoccupazione, rappresentano i nostri disagi e i nostri problemi. Stiamo lavorando per avere una mappatura reale di tutte le problematiche che affliggono i cittadini boschesi in maniera da approntare progetti e piani attraverso i quali rimediare a quattro anni di governo scellerato».

Nell’immediato, questa sorta di «Progetto per Boscoreale» prevede contatti con il territorio, con i suoi rappresentati e con le sue istituzioni, con i circoli degli anziani, con i giovani, con le casalinghe, al fine di avere un puntuale quadro del disagio e dei bisogni su cui intervenire concretamente e non con promesse da marinai. «Il nostro primo obiettivo - spiega Balzano - è quello di riprendere i contatti con il nostro territorio e di far comprendere ai cittadini che assieme a loro possiamo cambiare il corso delle cose e trasformare un paese abbandonato e distrutto in una città che ha futuro nel turismo, nello sviluppo commerciale, nel recupero degli stabili, negli insediamenti industriali dell’area Pip e nelle aziende agricole che investono in sviluppo e produzioni di beni di consumo che da sempre sono il vanto della terra vesuviana». 

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