Avevano deciso di mettere su un gruppo malavitoso autonomo dai clan della zona. Per farlo erano partiti dalle basi: traffico di sostanze stupefacenti e corsa “agli armamenti” per diventare competitivi sul territorio o semplicemente per far business con la vendita. Il Gup del tribunale di Torre Annunziata, Emma Aufieri, ha condannato a nove persone e rinviato a giudizio altre 19 con le accuse più svariate. Si va dal traffico di sostanze stupefacenti a quello di armi di ogni tipo per imputati provenienti dal Piano Napoli di Boscoreale passando per Pompei fino ad arrivare a Torre Annunziata e Poggiomarino.

In totale il giudice oplontino ha inflitto 39 anni di carcere divisi per le sette accuse di spaccio di sostanze stupefacenti e le due di traffico d'armi. Gli episodi di spaccio risalgono al 2010 e al 2011 e per tutta l'inchiesta sono in totale oltre 400. Le sostanze vendute erano le più comuni: marijuana, cocaina e crack. Per quanto riguarda il traffico d'armi, invece, vennero intercettate pistole, mitragliette uzi e ordigni rudimentali tra cui degli esplosivi attivabili tramite l'utilizzo di un telecomando o di un telefonino. Alcuni di questi esplosivi sarebbero stati provati anche in Marocco e potevano servire a delle azioni terroristiche in Africa nel caso in cui non fossero stati intercettati in tempo. Il resto degli imputati che verranno giudicati con rito ordinario compariranno dinanzi al tribunale torrese a dicembre prossimo.