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Discariche e rifiuti: la lotta di Boscoreale e Terzigno

Camion dei rifiuti incendiati nella notte e la spazzatura ancora protagonistra tra Boscoreale e Terzigno. L'ipotesi di aprire una seconda discarica aumenta il malcontento

terzignoDiscariche, rifiuti e malcontento. Queste le prime parole che vengono in mente pensando a Boscoreale. La tensione, dopo la manifestazione contro la possibile apertura di una seconda discarica, rimane alta. Un sindaco, Gennaro Langella, che nonostante il malore che l'ha colpito, invece di riposarsi, continua a lottare e, parallelamente, invitare i suoi concittadini alla calma e di fianco a tutto questo, azioni violente da stigmatizzare.

A Boscoreale, ieri notte alcune persone con il volto coperto da caschi hanno incendiato un autocompattatore e hanno riversato l'immondizia lungo la strada. In via Panoramica, secondo quanto ricostruito dalla polizia, il gruppo si è distaccato dai cittadini del movimento anti discarica di Terzigno e ha distrutto l'autocomopattatore. Forati i pneumatici di altri cinque mezzi: gli autisti sono stati costretti a lasciare i camion e a consegnare le chiavi.
I cittadini che vivono all'ombra dei rifiuti sono pronti a presidi permanenti con tende per bloccare eventuali lavori e, allo stesso tempo, condannano insieme ai comitati, i gesti violenti. Gesti che però vengono reiterati. Nella notte tra martedì e mercoledì sette autocompattatori sono stati dati alle fiamme e altri sei sono stati danneggiati di conseguenza.

I disordini notturni hanno impedito ai camion di sversare nella prima discarica di Terzigno, quella già aperta; e stamane il sindaco di Boscoreale, appena ripresosi dal malore, ha chiamato la polizia municipale per far sgomberare dalle strade i compattatori che erano ancora in attesa di sversare, in base all'ordinanza che vieta il transito di camion con rifiuti prima delle 23. I compattatori si sono quindi diretti nella discarica di Chiaiano, alla periferia di Napoli, provocando la protesta dei comitati locali che da tempo chiedono la chiusura del sito. Il capoluogo campano, intanto, è alle prese con gli effetti della protesta selvaggia dei dipendenti della società Enerambiente, incaricata della raccolta nel centro cittadino e nei quartieri-bene, da Chiaia al Vomero.

Ieri sera gli autisti hanno incrociato le braccia, e così Napoli si è nuovamente risvegliata oggi con i cumuli di spazzatura in strada. "Un fatto gravissimo, per il quale non c'é nessuna giustificazione", dice l'assessore al ramo, Paolo Giacomelli. Non trattandosi di uno sciopero vero e proprio non è stato possibile precettare gli operai: il Comune ha chiesto però alle forze dell'ordine di identificare coloro che dovessero rendersi nuovamente responsabili di interruzione di pubblico servizio.

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