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Crac Deiulemar, sequesto da 6,5 milioni per società collegata

Immobili sequestrati per 6,5 milioni e sei avvisi di garanzia. Questo il frutto dell'idagine della Guardia di Finanza sull'immobiliare Cpn di Torre del Greco, ritenuta riconducibile alla Deiulemar

La Guardia di Finanza ha stamane sequestrato immobili per il valore di 6,5 milioni di euro e emesso sei avvisi di garanzia: l'operazione è stata effettuata nei confronti di una società immobiliare di Torre del Greco, la Cpn, secondo gli inquirenti riconducibile alla Deiulemar, compagnia di navigazione fallito lo scorso anno e nel quale quasi 13mila persone hanno investito oltre 720 milioni di euro.

A sostegno della tesi dei militari, il fatto che tra le persone raggiunte da avviso di garanzia ci siano anche i tre fratelli Pasquale, Angelo e Micaela Della Gatta, già a processo per il crac Deiulemar e ritenuti "amministratori di fatto" dell Cpn. Avviso di conclusione indagine anche per Giuseppe Granata, liquidatore e rappresentante legale Cpn; per il rappresentante legale fino al 2007 e considerato "rappresentante di fatto", Walter Nigro; e per Francesco Ascione.

L'indagine, secondo quanto sottolinea la Procura di Torre Annunziata, ha preso il via da due segnalazioni dell'Agenzia delle Entrate. Le indagini delle Fiamme gialle hanno permesso di scoprire che la Cpn era "schermata" con l'ausilio di società fiduciarie e società di diritto estero. In particolare - sempre secondo gli inquirenti - il 99 per cento della Cpn sarebbe stata detenuta da Ubs fiduciaria Spa, mandataria della Strimland ltc con sede in Inghilterra. Il sequestro dal valore di 6,5 milioni di euro ha riguardato 18 immobili a Torre del Greco, uno a Capri e sei a Pescopagano (provincia di L'Aquila).

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